Difesa Civica
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Vendita Foro Boario: E' una presa in giro

Lettera aperta agli Amici interessati al Foro Boario
Cari imprenditori di Decollatura e Paesi vicini state attenti che l’amministrazione di Decollatura vi sta prendendo in giro perché è impensabile che un gruppo di persone così preparate (Sindaco, Vice Sindaco, Assessore all’ambiente ed Urbanistica, Responsabile del Patrimonio del Comune, dirigente dell’Ufficio Tecnico e Segretario Comunale) non siano a conoscenza delle leggi e dei Regolamenti vigenti in materia di Beni Comunali e di alienazione degli stessi.
L’immobile, costruito a suo tempo per mercato del bestiame alias Foro Boario, alla data odierna non può essere venduto o dato in concessione per una serie di motivi e pertanto il bando emanato non può che essere interpretato come una mera presa in giro nei confronti di imprenditori amici che, presentata la manifestazione d’interesse ed affrontate anche spese progettuali, dopo un certo lasso di tempo (magari allungato con opportuni tira e molla) scopriranno la verità.
Considerato che io ho sempre avuto grande rispetto di Voi e delle Vostre Attività ritengo giusto rendere noti alcuni dei motivi ostativi alla vendita:
1. L’immobile costruito con finanziamento regionale è privo del collaudo amministrativo (non è stato mai fatto perché altrimenti si sarebbe scoperto che l’amministrazione in carica prima del 1999 aveva liquidato circa 300.000.000 di lavori non fatti). Per poter avviare l’iter per alienare l’immobile bisogna chiudere la pratica amministrativa ed aspettare il decorso degli anni stabilito nella concessione;
2. L’immobile è stato costruito come Mercato per il Bestiame e di conseguenza sottoposto al regime dei beni DEMANIALI per come previsto dall’articolo 824 del Codice Civile. L’eventuale sdemanializzazione doveva essere effettuata, con delibera del Consiglio Comunale, prima di emanare il bando;
3. La decisione di alienare l’immobile deve essere assunta dal Consiglio Comunale che deve inserire il bene nel Piano Annuale di Valorizzazione e Alienazione dei Beni (il piano vigente, già approvato contestualmente al bilancio 2011, non lo prevede e quello per l’anno 2012 non è stato ancora approvato) e non dalla Giunta come nel caso in oggetto;
4. La destinazione d’uso prevista nel bando è diversa rispetto a quella originaria e pertanto bisognerà aspettare l’approvazione definitiva del Piano Strutturale Comunale per poter iniziare con delibera del Consiglio Comunale l’iter di una eventuale alienazione poiché il cambio di destinazione d’uso deve avvenire nei modi di legge (cliccando su questa scritta è possibile visionare un articolo molto interessante che illustra un a caso analogo) ;
5. L’immobile può essere utilizzato esclusivamente dal Comune continuando nell’uso provvisorio che è stato avviato nel 1999 ai sensi dell’articolo 200 del Regolamento della Legge sui Lavori Pubblici che disciplina l’utilizzazione degli immobili oggetto di appalto nelle more dell’approvazione del Collaudo Amministrativo.
Distinti Saluti
Mario Perri